Una mostra nata nel tempo e nello
spazio, uno spazio che è al tempo stesso ideale e geografico, antropologico e
fisico. Una mostra che viene dal mare e dal vento, mescolando opposti cosmici
quali buio, luce, terra e cielo contrappuntati in equilibri insoliti di
pesantezza e leggerezza.
La testimonianza di molti anni di
lavoro, di amore e di passione per l’arte e per il circostante, osservato e
restituito con una semplicità complessa del tutto particolare, che restituisce
la vita nel proprio svolgersi quotidiano attraverso una simbologia al tempo
stesso rigorosa e dolce, che raccoglie le credenze insieme ai fatti, riuscendo
a farli convivere armoniosamente. Il collettivo GRAL (Graziosa Bertagnin e Albano
Frediani) presenta un gruppo importante di opere come testimonianza
rappresentativa di una vita in cui l’espressione creativa si è dimostrata più
forte della volontà conscia. Una cinquantina di opere scelte, che segnano le
tappe più significative di un percorso lungo 10 anni e restituiscono la
personalità di una coppia di viaggiatori che da sempre hanno sentito la
necessità di restituire le proprie esperienze di vita, fino a farle diventare
la propria geografia anatomica. Ceramica, ma soprattutto conglomerato, che
riunisce il metallo e un’infinità di elementi recuperati in viaggi lontani e
quotidiani, la cui risultante è una materia difficile ed affascinante che è
divenuta nel tempo la cifra stilistica che rende unico e riconoscibile sia
il lavoro sia la poetica del collettivo.
Diciotto opere che sono state il fiore all’occhiello di altrettante
manifestazioni nazionali ed internazionali, come il Salone del mobile di
Milano; altre venticinque opere mai
esposte prima, frutto del lavoro dell’ultimo periodo, sempre teso fra
l’attuazione della raffinatezza e un utilizzo incerto e poliedrico della
materia solida che sembra levigata dallo sciabordio del mare. «La materia racchiude tutto come uno scrigno limpido
d’acqua solida; gli elementi fanno bella mostra di sé nella loro eleganza
indispensabile, finalmente liberi di abbandonare la loro originaria utilità che
li appesantiva. Una conseguenza che permette loro di lasciarsi cullare
dall’esaltazione, provocata dalla relazione casuale che si palesa dopo infinite
lucidature, mostrandoli in sicurezza come fossero gioielli nella vetrina di una
via elegante» scrive Viviana Siviero nel catalogo della mostra «Gioielli-scultura troppo grandi e pesanti per essere indossati,
troppo lisci e fascinosi per non essere accarezzati, ancora e poi ancora....»
Assolutamente unico l’omaggio
reso dal collettivo GRAL al naturalista Giorgio
Gallesio (1772-1839), attraverso la creazione di un’installazione composta
da 12 ceramiche in pezzo unico e un’unica scultura in conglomerato
rappresentante un volatile denominato “Beccafico” nella Pomona italiana. Come noto, Gallesio, botanico e pomologo nativo di
Finalborgo, realizzò la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni
di frutti e piante fruttifere d’Italia: GRAL ha interpretato il nome di alcuni
fra i più noti frutti regalandogli una fisionomia surreale, attraverso l’applicazione
ragionata di un’associazione ludica che proprio per la sua semplicità risulta
geniale. Una composizione di elementi sorridenti e semplici, quasi “didattici”
nella loro estetica, ma raffinatissimi nella mescolanza di terre differenti e smalto;
un’opera in cui ogni elemento rappresenta un gioiello impossibile da replicare,
proprio come avviene in Natura la cui perfezione è data proprio dalla sua
inclinazione all’imperfetto. Un omaggio che - risvegliando il genius loci –
regala alla mostra il proprio motivo d’essere per nulla casuale.
A chiudere la mostra una serie di
preziosi gioielli realizzati con terre fragili e durissime, dai contrasti
armoniosi ottenuti intimamente al momento della creazione, senza alcuna
sovrapposizione coloristica. Gioie
selvatiche che si richiudono su se stesse, come canne cave, nidi o
nascondigli tipici dei tronchi. Forme della terra pronte ad accogliere fili di
erbe medicamentose o semplicemente belle, capaci di donare sollievo, anche solo
placebo, se poste in connessione con il corpo.
La mostra sarà accompagnata da
un’originale pubblicazione con testo trilingue, che rappresenta una vera e
propria cartina del GRAL TOUR,
riportante le foto di luoghi lontani e magici, principali responsabili di quel
clima creativo che aleggia su ogni opera, fotografati ogni volta con la
presenza dei pesci viaggiatori, imponenti eppure immancabili testimoni di un percorso
che si dimostra così come la concretizzazione di un sogno.
Info
GRAL TOUR _SCULTURE (2002-2012)
Complesso Monumentale di
Santa Caterina
Oratorio dei disciplinanti
Finalborgo
4-30 settembre 2012
Ingresso gratuito
Catalogo trilingue
disponibile con testi di Viviana Siviero
Orari: da martedì a
domenica dalle 17 alle 20
Chiuso il lunedì
Inaugurazione domenica 2
settembre ore 18
con la partecipazione del
flautista Michele Menardi Noguera